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Detta anche Jack. Insolito, ma vero.

mercoledì 9 dicembre 2009

Ma... giochiamo da sole?

Stasera ho tante domande che mi ruotano nella testa, così tante che questa stanza forse non riesce a contenerle tutte.
Quando i nostri limiti si impongono con forza, cambiando la direzione che noi avremmo voluto dare alle cose, quando diventano così ingombranti da non poter essere più aggirati.. diventiamo veramente tanto fragili? Cioè tutta la forza che ci costruiamo, che raccogliamo negli anni è davvero possibile che cresca per poi schiantarsi violentemente contro questo grande muro quando meno ce lo aspettiamo, e riportarci ad una realtà diversa da quella che immaginavamo?
Credo che noi donne, in particolare, siamo vittime di questo perfido giochino. Ma sopratutto, mi chiedo fino a che punto non siamo noi stesse a crearlo.
Insomma... vogliamo essere sempre più forti, ci rialziamo sempre dopo uno scivolone, ci rimettiamo in pista e acquistando esperienza ci sentiamo meno vulnerabili, quasi invincibili, un pò più serene. Diventiamo bravissime nel gestire i nostri limiti, la nostra debolezza e la fragilità, nel dimostrarci sempre più ferme nelle nostre lucide posizioni... ed è tutto vero! Poi, improvvisamente, vediamo alzarsi il muro dei nostri limiti e tiriamo diritto, lo puntiamo...fino a che non sentiamo lo schianto.
Non riesco a capire se lo facciamo perchè abbiamo bisogno di andare fino in fondo e capire fino a che punto possiamo arrivare, se cerchiamo di spingerci oltre o se semplicemente cediamo credendo che qualcuno in quel momento colga perfettamente il senso di tutto quello che sta accadendo e accolga il nostro stato d'animo, assecondando la voglia di indulgenza che forse cerchiamo.
Ma, signori miei, chi dovrebbe poter immaginare tutto quello che ci si muove dentro? La voglia di essere sempre forti, la necessità di sentirsi sempre all'altezza di ogni situazione, di non commettere passi falsi e poi di crollare all'improvviso??????

Siamo molto più di un fiume in piena, mai che ci si capisca con chiarezza. Pretendiamo troppo da noi stesse, forse dagli altri.. o forse, più semplicemente non possiamo fare altrimenti che essere così, schiantarsi... per poi alzarsi nuovamente e ripartire.
Non credo che potremmo definirci meno vulnerabili, ma magari ancora un pochino più forti?

2 commenti:

  1. capirti?bhè si...ma di sicuro questa volta non sono l'unica...facciamo tanti giri intorno al mondo...mostriamo mille facce...mille forme...viviamo mille "vite"...per poi riconoscerci ,un giorno ,in una di esse più che in altre...e di sicuro non sarà la più perfetta,non sarà quella più amata ed amabile...o quella che avevamo sognato...eppure è proprio lei,la senti...attaccata alla tua pelle,come se tu fossi stata sempre così.
    ma tutto questo girovagare continuo ci disorienta,ci inibisce,ci rende fragili...e non lo scegliamo,NO,non stiamo lì a pregare di avere un altro dubbio...di trovare un muro sul quale schiantarci,di stare ad un passo dal cedere...
    eppure manovriamo la nostra vita spinti da quelle sensazioni che provengono dal "dentro" e ci affidiamo a qualche brivido che ci percorre la schiena...è come se seguissimo un percorso che la nostra anima già conosce...e che ci spinge a CONOSCERCI ogni giorno di più e ad arrivare alla consapevolezza della "forma" che più ci appartiene.
    se non urtassimo quelle barriere fatte dai nostri limiti...se non perdessimo ogni certezza,non potremmo costruirci un'altra "vita"...e definirci,come dici tu,un pochino più forti!
    ciao AMICA!!!
    tua Silvana

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  2. Sei una donna! con fare sinuoso e deciso, invece di schiantarti, scavalca quel muro. E se ti sembra troppo alto, indossa i tuoi tacchi più alti.
    Fiz*

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