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Detta anche Jack. Insolito, ma vero.

domenica 18 settembre 2011

Chi l'ha detto che si diventa grandi?

A spostarsi di città in città, a cambiare casa e amici, si incontrano tante persone e si vivono tante storie. Ci si imbatte in tante vite e in tante strade.

Sapevo che tutto questo mi avrebbe cambiato, ma non ho mai pensato quanto e sopratutto come. In realtà, più ci penso più mi accorgo di quanto io sia sempre io. Certamente ho vissuto più cose eppure non sono sicura che questo mi abbia reso più "matura". Forse ora sono addirittura più semplice e meno complicata in tanti, tantissimi aspetti.

Ascolto di più e parlo di meno...ancora troppo, lo so.

E' la diversità delle persone che mi sorprende sempre incredibilmente. La gente cambia a seconda dei posti in cui vive, delle persone che frequenta e degli ambienti di cui si circonda.

Qualche anno fa avrei dato chissà cosa per fare dei passi in avanti, per vivere quel pezzo di strada utile a sentirmi meno ingenua e più pronta,  più sfrontata e audace. Oggi scopro che anche il tempo fatica a rendermi dura quanto vorrei, l'unica cosa che è veramente cambiata in me è la voglia di perdere quella ingenuità. La ricerca di uno spessore che non da spazio agli altri, che non sa essere semplice.

L'ingenuità di chi ha sognato città più grandi e cieli pieni di maggiori possibilità, di chi ha sperato di confrontarsi con un mondo capace di dare risposte e ha cercato di essere all'altezza delle proprie aspettative ogni giorno, vale più di quanto credessi.

 Oggi forse l'unica cosa a cui davvero non vorrei rinunciare è quella fetta di ingenuità, la sensazione di semplicità.

Adoro accorgermi di non essere diventata furba.

venerdì 16 settembre 2011

"I Pensieri Fuga"

A fine giornata . Nei momenti di distrazione. Mentre si aspetta che la cena sia pronta.

In ognuno di questi momenti  (ed in molti altri) può capitare di accanirsi a dettagli che riescono a distoglierci dal resto, che ci si incollano negli occhi perchè ci portano alla mente pensieri curiosi, felici, simpatici o sognanti. Così intensi che tutto diventa piccolo e lontano.
La sensazione è come quella che hai quando ascolti la musica a volume alto, tutto si azzera e rimangono vivi e forti solo i pensieri: protagonisti assoluti.

Quei pensieri che normalmente metti da parte tutto il tempo. Quella persona a cui vuoi raccontare le cose belle che ti passano per la testa. Quei dettagli che hanno la forza di catalizzare tutta l'attenzione che puoi, facendo silenzio intorno: io li chiamo "Pensieri Fuga".

Non è necessario averne tanti, anche uno al giorno può fare la differenza.

Funzionano come le pellicole d'altri tempi, che becchi mentre fai zapping in modo incessante e nervoso (uno zapping che si rispetti richiede entrambe le caratteristiche). Il cosidetto "filmone" che ti incolla allo schermo e ti catapulta nella trama avvincente di una storia d'amore contrastata o di un'impresa eroica.

Funzionano proprio così, ma durano molto meno, un attimo fugace che ci riporta alla dimensione perfetta, prorpio quella dove vogliamo stare. Ci prospetta in un istante, sul binario parallelo alla vita reale.

Come il momento migliore della fiaba: il visserio felici e contenti, che altro non è che l'immagine di un'illusione, della situazione ideale che neanche lo scrittore si sente di rovinare con la definizione di una trama. E allora, rimane perfetto così com'è: un "Pensiero Fuga".



giovedì 1 settembre 2011

L'asso nella manica


 Ieri mattina si pensava di intervenire sulle pensioni, pur di non toccare l'Iva. 

Stamane si pensa di intervenire sull'Iva, pur di non toccare le pensioni.

Bersani: il Governo non è capace di offrire risposte, si dimetta!

Berlusconi: il Governo è ben saldo e capace di dare risposte.
 
Sapranno cosa fare, se non hanno ancora usato l'asso nella manica: 
"State pure sereni, la crisi non esiste!"