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Detta anche Jack. Insolito, ma vero.

venerdì 16 settembre 2011

"I Pensieri Fuga"

A fine giornata . Nei momenti di distrazione. Mentre si aspetta che la cena sia pronta.

In ognuno di questi momenti  (ed in molti altri) può capitare di accanirsi a dettagli che riescono a distoglierci dal resto, che ci si incollano negli occhi perchè ci portano alla mente pensieri curiosi, felici, simpatici o sognanti. Così intensi che tutto diventa piccolo e lontano.
La sensazione è come quella che hai quando ascolti la musica a volume alto, tutto si azzera e rimangono vivi e forti solo i pensieri: protagonisti assoluti.

Quei pensieri che normalmente metti da parte tutto il tempo. Quella persona a cui vuoi raccontare le cose belle che ti passano per la testa. Quei dettagli che hanno la forza di catalizzare tutta l'attenzione che puoi, facendo silenzio intorno: io li chiamo "Pensieri Fuga".

Non è necessario averne tanti, anche uno al giorno può fare la differenza.

Funzionano come le pellicole d'altri tempi, che becchi mentre fai zapping in modo incessante e nervoso (uno zapping che si rispetti richiede entrambe le caratteristiche). Il cosidetto "filmone" che ti incolla allo schermo e ti catapulta nella trama avvincente di una storia d'amore contrastata o di un'impresa eroica.

Funzionano proprio così, ma durano molto meno, un attimo fugace che ci riporta alla dimensione perfetta, prorpio quella dove vogliamo stare. Ci prospetta in un istante, sul binario parallelo alla vita reale.

Come il momento migliore della fiaba: il visserio felici e contenti, che altro non è che l'immagine di un'illusione, della situazione ideale che neanche lo scrittore si sente di rovinare con la definizione di una trama. E allora, rimane perfetto così com'è: un "Pensiero Fuga".



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