E' come se arrivasse poi, improvvisamente, qualcuno a mischiare tutte le carte sul tavolo e tu, che stavi giocando da così tanto e avevi imparato perfettamente tutte le regole di quel gioco non potessi far altro che saltare in piedi nervosamente.
E pontifichi e piangi e poi discuti e ti arrabbi.
Ma non ti fermi mai. Non sai bene se sia inerzia, ostinazione o tenacia. Ci sono giorni in cui ti lasci portare dal disordine, aspettando solo che passi quel momento, e altri in cui caparbiamente metti tutta te stessa in quell'unico passo avanti che farai.
E così finisci per ritrovarti a camminare verso casa una notte d'estate a Milano, e ti misuri con l'ombra che ti disegna sul pavimento. Vedi i tuoi capelli corti, la canottiera lunga che cinge un pò i fianchi e tende a segnare bene ogni curva anche nel riflesso definito sul marciapiede.
Ascolti la tua musica in cuffia e mentre la testa dondola pensi che ritrovarsi a parlare del nulla sul divano di un'amica, fare le scale di corsa in discesa e cantare nell'androne del palazzo per sentire l'eco della tua voce, è decisamente diverso da tutto quello che ti saresti aspettata, ma ti riconosci.
Ti chiudi alle spalle la porta e giri la chiave tante volte quante puoi per poi appoggiarti sfinita alla parete e togliere le scarpe, finalmente.
Quella nell'ombra non sembreresti neanche tu a tante persone, ma forse, il trucco era proprio tutto lì, ricordarsi che di regole non ce ne sono. Non ce ne sono mai state.
honorable mention! Una delle cose più belle lette sul tuo blog.
RispondiEliminaContinua a giocare! :)
http://youtu.be/qTJ11o7uS7o
Sono d'accordo con Salvatore...semplicemente fantastico questo pezzo...forse perchè siete semplicemente fantastici tu ed il tuo mondo! Silvana
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